….per seguire la luce blu del mare di Sardegna

 

Ancora una volta decido di farmi sorprendere dai percorsi della mia terra…

 

 

….amo osservarla mentre mi scorre davanti, mentre vago alla ricerca di una piscina naturale da ammirare, sfiorare e abbracciare per un bagno rigenerante.

La macchina è un cinematografo, abbraccia i luoghi proiettando fotogrammi naturalistici, diapositive velocissime di cui innamorarsi.

Destinazione Golfo dell’Asinara, procedo verso l’Isola Rossa. Il mio itinerario giornaliero prevede anche qualche incontro…

 

 

Mi ritrovo davanti un animale enorme, immobile e pensieroso, forse è il custode di un ambiente bellissimo.

Sembrerebbe un elefante, sembrerebbe una roccia ma tale è la sua eleganza e bellezza che non ci giurerei.

Un piccolo asinello di lato sembra scrutare l’orizzonte come alla ricerca del mare.

 

 

Riprendo il mio piccolo viaggio ed arrivo dopo qualche chilometro all’Isola Rossa così chiamata per il colore dell’ isolotto  a 400 metri dalla riva. Il mare scintillante splende  incastonato tra rocce porpora.

Raggiungo la vicina spiaggia di Marinedda, dopo qualche passo mi faccio rasserenare dalla vista del blu, un simpatico chiosco in legno promette ristoro solleticando il mio olfatto con l’odore di caffè.

 

 

Mentre lascio gli amici sotto l’ombrellone, il desiderio di esplorare mi porta a impolverare le mie infradito e a camminare costeggiando le scogliere che carezzano il mare per conoscere meglio le tante calette di questa splendida località.

E sono passi di un  “gigante” in un paradiso, sono profumi di lentischi, lecci, mirti e sono  intrecci verdi di arbusti  che attraverso sereno  per seguire la luce blu del mare.

 

 

Percorro i sentieri e scorgo uomini immersi come piccole navette nell’acqua, bambini che giocano e piccole piscine luccicanti, quando eccola… la mia piscina naturale del giorno, la intravvedo e desidero, la studio e osservo, la ammiro e infine la scelgo.

 

 

Lascio le mie cose sull’erba e mi immergo, sento l’acqua scivolare sul corpo e vado sotto dove tutto è chiaro, perfetto e bellissimo, dove sento  rumori ovattati come echi lontani di una gioia antica.

 

 

Una sensazione favolosa riaffiorare e vedere tutte quelle insenature e la spiaggia lontana, la mia personale opera d’arte contemporanea da vivere pienamente.

La felicita di luoghi come questi è anche un monito alla loro custodia.

 

 

Arriva il pomeriggio e mentre lascio la spiaggia un piccolo cinghiale sbuca  fuori dalla macchia, sembrerebbe andare verso il mare per un tuffo ma il gridolino di una signora sorpresa lo fa scattare veloce nel suo nascondiglio.

In realtà sono 3 piccoli quadrupedi selvatici che si sono adattati alla presenza dell’uomo, fanno capolino alla ricerca di cibo e tornano rapidi dentro i cespugli.

 

 

Mi sposto ancora, ancora dentro la “macchina cinematografo”.

Al calar della sera le rotoballe, disseminate come una composizione artistica,  sono un comodo rifugio naturale per l’ultimo spettacolo del tramonto e del mare placido che si dondola verso la notte non curante dei suoi tanti ammiratori…

 

 

Ancora una volta ti rendi conto che più che raccontare i luoghi che ami in qualche modo devi essere quei luoghi, rispettarli, capirli e  prommettere a te stesso di custodirli.

 

2 Comments on “….per seguire la luce blu del mare di Sardegna”

  1. Ciao Giovanni,
    anche questa volta presenti un viaggio meraviglioso. Prometto a me stesso che aiuterò a custodire questi luoghi 🙂
    A presto
    Francesca

  2. Grazie Francesca, felicissimo ti abbia dato delle emozioni e ancora di più della tua promessa. A presto 🙂

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