Gli animali dei miei viaggi in Sardegna

 

 “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.” M. K. “Mahatma” Gandhi

 

 

In questo spazio ho parlato spesso dell’importanza del rispetto verso l’ambiente, la bellezza del nostro territorio e della natura in genere. Mi ha fatto pertanto molto piacere aderire alla nuova e simpatica iniziativa di Monica del blog Viaggi e Baci che ancora una volta ha proposto un tema interssante da condividere.

Il tema di questa volta è “Gli animali dei miei viaggi”. Ho sempre ritenuto importante nel valutare il grado di civiltà dei territori quello che è il rapporto che questi hanno con la flora e la fauna che li impreziosiscono.

Si potrebbero aprire tanti temi nel tema: come aiutare chi viaggia con i propri animali affinché possa usufruire di una vacanza di qualità, quali regole da seguire per rispettare l’ecosistema che andiamo a visitare integrandoci con esso in armonia, come sostenere associazioni che si rendono utili nella salvaguardia della fauna e dell’ambiente.

Ho bellissimi ricordi dei tanti animali incontrati nei miei viaggi, soprattutto in Australia dove tra canguri, Kookaburra e koala vi è solo l’imbarazzo della scelta nel cassetto del cuore e delle emozioni: una su tutte, l’arrivo dal mare dei pinguini a Phillip Island, da osservare in silenzio e con rispetto mentre un tramonto ti fa esplodere intorno i colori.

 

Animali della Sardegna

 

In questo post vorrei invece ricordare gli animali della mia Sardegna. Essi popolano tanti ricordi e non posso non sorridere al pensiero dei tanti incontri fatti.

A volte sono entrati nel mito come la foca monaca che popolava i nostri mari e che ha ispirato cartoon giapponesi e libri di successo come Tottoi, divenendo anche simbolo della tutela ambientale. A volte sono regali preziosi come i nostri mufloni che sgambettano nel Supramonte della Barbagia.

Quelli che  ispirano simpatia come le tante capre che è possibile vedere per esempio in Ogliastra arrampicarsi su pendi ripidi spingendosi a godere esse stesse della bellezza del mare.

O  le pecore disseminate per le nostre campagne, quasi delle soffici cerniere bianche a cucire i prati, le martore, i grifoni, le balenottere che ci visitano con i loro spruzzi d’acqua come a Capo Testa, i cinghiali selvatici, le volpi, per non parlare delle tante varietà di pesci e molluschi o abitanti del mare in genere.

 

animali sardegna

 

Altre volte ancora sono orgoglio e passione che scatena il desiderio di tutela come nel caso dei mitici cavallini della Giara di Gesturi o degli asinelli bianchi della favolosa isola dell’Asinara. Ci sono storie straordinarie come quella della comunità dei gatti innamorati del mare di Su Pallosu, o del cane mascotte della capitaneria di porto di Cagliari.

E sembra quasi che la nostra terra li ami a tal punto questi animali da scolpirli per sempre grazie alla magia del vento nei nostri panorami. Capita così di incontrare rocce a forma di tartaruga,  con la forma e le sembianze dei miei amati orsi come a Capo d’orso o  l’elefante che si può incontrare quando ci si sposta tra Castelsardo e Sedini.

Le foto della galleria sono state fatte da amici amanti della natura e degli animali. Le 3 foto che scelgo e propongo tra le righe sono invece  momenti speciali legati a incontri dello scorso anno …

 

animali in sardegna

 

Il bellissimo cormorano al quale mi sono avvicinato lentamente con rispetto per ammirarlo prima che si immergesse e nuotasse via con una naturalezza e un’eleganza inimitabili presso una piccola cala di Alghero.

Il piccolo cinghiale selvatico che forse stanco di stare dentro la macchia sbucò fuori improvvisamente dirigendosi tranquillamente verso la spiaggia come per volersi fare un piccolo bagno ristoratore presso Marinedda.

I fenicotteri di Chia ma anche della laguna San Teodoro che ho osservato spesso con stupore e gioia e al quale ho dedicato un post.

Il ricordo più bello però non lo ho fotografato e ne sono stato felice dato che è rimasto più vivo dentro di me:

mi trovavo presso Matta e Peru nella zona di Budoni  e dopo aver camminato per una mezz’ora lungo la costa decisi come sempre di sedermi per ascoltare il mare in quella che io chiamo la “cala dei cormorani” perché spesso ho potuto vederli sugli scogli, immobili a ammirare il tramonto o la luce che rimbalza sull’acqua.

 

 

Improvvisamente mentre con la mia compagna ci riempivamo della bellezza di quello scenario, due delfini sono emersi a poche decine di metri da noi, maestosi, lucenti, perfetti. Abbiamo trattenuto il fiato, ci siamo guardati con stupore, ero felicissimo per quella sorpresa. Grati li abbiamo osservati saltare fino a vederli sfumare lontani sapendo sarebbero riemersi nella nostra memoria.

A questo proposito vorrei segnalare come questi animali possano essere anche una risorsa in più per il turismo se trattati con rispetto e salvaguardati e progetti intelligenti come Progetto Natura ce lo ricordano.

Da menzionare anche quelle realtà come il Centro recupero cetacei di Nora  che ho avuto il piacere di visitare personalmente, dove razze, cetacei e le nostre bellissime tartarughe di mare vengono curate in caso di incidente (spesso a causa di ami o eliche di motore ) e poi con amore riconsegnate al loro ambiente.

Anche per la Sardegna il metro per misurare il nostro di grado di civiltà  sarà basato su  quanto sapremo tutelare la nostra fauna e allo stesso tempo accogliere i viaggiatori che arriveranno a trovarci accompagnati dai loro simpatici compagni di vita.  Salvaguardiamo insieme gli animali della Sardegna. *Le altre foto della galleria sono di Massimo Marongiu, Mirko Elia e Cuore Carsico.

 

” Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà.” (Émile Zola)

 

 

8 Comments on “Gli animali dei miei viaggi in Sardegna”

  1. Caro Giovanni,
    la tua partecipazione alla mia iniziativa mi riempie sempre di gioia non solo perchè parli di una terra che amo, ma anche per la delicatezza e arguzia con cui affronti l’argomento. Questo tuo post è degno di Licia Colò ..
    Monica
    PS: sai che più di 15 anni fa, quando lavoravo a Palau, con me c’era un certo Massimo Marongiu … chissà se è lo stesso????

  2. Anche se non sono sarda (ma lo era mia suocera e mia figlia si sente sarda) considero la Sardegna come una terra mia, in cui mi piace ritornare. L’abbiamo girata molto negli anni, anche nei luoghi meno turistici e non ha mancato mai di emozionarmi. Anche io sono stata catturata dalla sua natura e dai suoi animali! Mi piace il tuo post ed il tuo blog. Ciao!

  3. Ciao Monica sono io che ti ringrazio per i continui stimoli che lanci. E’ bello condividere argomenti e passioni tra persone di tutti i territori. Ti ringrazio per l’apprezzamento e mi auguro di vederti presto in Sardegna. Quanto al Massimo Marongiu verificheremo se si tratta di un comune amico 🙂 A presto

  4. Condividotutto quantohai scritto e grazie per le bellefoto che ci regalano momenti pienid’incanto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *