La Favolosa invasione dei sogni in Sardegna

 

“Rotola, la sarda anima /nei suoi sentieri di granito e ulivi/ispira audace/dei mari/linee sfumate di tempo/” da La Sarda Anima di Giovanni Sedda

Amo la mia terra e la amo soprattutto quando la attraverso e mi immetto nelle sue vene scorrendo da un paesaggio ad un altro come un viandante assetato di emozioni.

Vorrei tracciare emozioni in Sardegna, fare mappe sensoriali insieme ad altri viaggiatori, interagire su luoghi e incontri che esaltano il viaggio.

 

 

Un servizio della Cnn tempo fa ricordava che le esperienze alla lunga rendono più felici rispetto ai beni materiali. Ma perché? Scommetto che molti di voi stanno sorridendo al ricordo di momenti speciali condivisi da viaggiatori.

Riferito alla Sardegna tutto questo non può che scaldare il cuore di chi ha memorie a riguardo. La nostra Terra è ispiratrice e ammaliatrice come poche.

I suoi luoghi possono evocare in ognuno di noi qualcosa di speciale ed essere un epicentro positivo di irradiazione di sogni e ricordi.

 

 

Vorrei che la Sardegna fosse invasa dai vostri sogni, e questi divenissero gli snodi per avventure di altri. Quali momenti indimenticabili della nostra terra portare nel cuore? “Perché Sardegna?”

Per me è evocativa: Sardegna perché scatena un’idea di libertà primigenia, di camminata lenta tra paesaggi sospesi, che non mi forzano ad essere guardati e non sono ancora troppo modellati dall’uomo, ma sono lì da secoli con la quiete tipica delle cose perfette… a cui nulla puoi aggiungere ma solo togliere.

 

 

Personalmente rivivo come in un cinemascope da godere con calma, le istantanee di itinerari, volti ed aromi scoperti che non scorderò mai. E’ “un’abbuffata di Sardegna” l’esperienza che ricordo meglio, percorsi e strade battute di un fiato, dopo una lunga assenza dall’isola.

L’auto che si lanciava nelle strade, l’occhio allo specchietto, perché tutto era bello a più angolature, anche riflesso.

Sento e vedo ancora oggi, come fosse una radio speciale che salta di stazione in stazione, la voce delle onde e del vento, coste dipinte e terra che scorre sotto la moto…perso lungo itinerari mozzafiato, tra sfumature di cielo e suoni dalla natura.

 

 

“I suoni erano nella mia infanzia già a cinque sei anni. Prima erano quelli del vento, dell’acqua, delle foglie delle querce che, insieme ai belati delle pecore, riempivano le mie giornate…” ci racconta Paolo Fresu, grande musicista jazz,  poeta della tromba ed innamorato della Sardegna, alla quale ha regalato un Tour evocativo in 50 magiche tappe.

Immaginiamo allora la Sardegna insieme, lasciamo che ispiri in ognuno il proprio sogno, la propria visione, lasciamo che i sensi scorrano come in un nastro, sulla mappa emotiva, come i tanti panorami che si aprono al mondo lungo la Costa Verde, verde come  prati ricamati di pecore bianche e mucche assonnate.

 

 

Siamo nella costa Occidentale della Sardegna, e partendo da Oristano verso Arborea e verso il sud, ci inoltriamo in un mondo generoso, da gustare come more mangiate al volo, a piedi nudi sull’asfalto caldo. Si vola tra spiagge e vedute memorabili verso le suggestive Dune di Piscinas, 47 km da sogno.

 

 

Dune luccicanti, altissime, dove a volte vedi rotolare i bambini e dove sentire la sabbia al tatto leggera, raggiungibili anche dalla vecchia strada della miniera di “ Su Ingortosu”, polverosa e lunare, per poi regalarsi un “mare smalto” generoso, la vista dei cervi a bere la mattina, il sole calante del 21 Giugno sull’ara  scolpita dall’ artista Cascella, la poesia di un vecchio magazzino che si è fatto Hotel, la felicità di passare sulla terra leggeri…

 

 

Un mondo di cale scintillanti come Scivu, quasi un tesoro rubato, fino al superbo e magnifico Pan di Zucchero tra Masua e Nebida, icona sarda di scenari fatati, presso Iglesias.

Una delle tante anime della Sardegna, liscia come un ciottolo senza casa, gustosa come sorba improvvisa, magnifica come tramonto tra i graniti, profumata come spuma d’onda, in cammino come un Dio Sandalo.

E con i sensi distesi placidi come un patchwork a riscaldare i ricordi.

 

 

E se pensate che abbia esagerato, provate un’avventura nell’isola e poi raccontatelo il “perché Sardegna? “Il vostro sogno speciale creato e portato nel cuore, sussurrato nell’ombelico di questa terra meravigliosa.

Un viaggio nell’anima della Sardegna, come il viandante che assimila e gode del viaggiare stesso, invadendo di sogni la nostra terra. Perché si può trasmettere la Sardegna con passione solo se si è disposti a sognare.

 

 

“Trasmette, la sarda anima/trasmutando chi eravamo in eco/ci dipinge, celere incanto/in nuove onde/ginepri monti fonti” da La Sarda Anima *Ringrazio il poeta della fotografia Matteo Setzu per le belle immagini.

8 Comments on “La Favolosa invasione dei sogni in Sardegna”

  1. Grazie Laura, speriamo di averti regalato anche un solo secondo di emozione con questo post. Ti aspettiamo 🙂

  2. In Sardegna ci sono stata in vacanza solo una volta con i miei genitori, le altre per lavorare nella zona di Palau. Ne conservo un bellissimo ricordo e sogno di poterci tornare per visitare il resto dell’isola!

  3. Attendiamo viaggiebaci in Sardegna e il suo piccolo sogno da liberare nel mondo 🙂

  4. E quasi sicuramente tu e i tuoi sogni mancate alla Sardegna 😉 Ciao Jennifer e a presto 🙂

  5. Cara Elsa respirare bellezza è un modo favoloso di rigenerarsi, immediatamente ci si sente bene e viene voglia di custodire e preservare ogni cosa che vediamo, tocchiamo, sentiamo, assaporiamo, ascoltiamo …. viene voglia di invadare tutto con i nostri sogni 🙂

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