BTO 2012: dalla Stazione alla Fortezza, con fiducia.

«Ogni momento accade due volte: all’interno e all’esterno, e sono due storie diverse» Zadie Smith

 

 

Questa settimana ( 29 e 30 Novembre) arriva  la BTO 2012,  Buy Tourism On Line, un evento che in 5 anni ha aperto un dibattito interessantissimo sulle evoluzioni del Turismo e che sono certo saprà essere interessante anche in questa edizione.

La location quest’anno cambia dalla Stazione Leopolda alla Fortezza da Basso: alla Leopolda sono stato sollecitato nel raccontare “i sogni e le visioni dalla terrazza” con l’idea di approfondire ulteriormente ogni frammento di conoscenza acquisito.

“Non è mai troppo tardi per andare oltre.. “ Dante Alighieri

In quella stazione  i treni eravamo noi, con vagoni carichi di sogni, idee, storie da ascoltare e da raccontare,  sicuramente pronti per un’altra fermata in una nuova stazione. Apertura : la  stazione sarà infatti quest’anno una fortezza, la storica Fortezza da Basso di origine rinascimentale, pronta a ospitare tutti coloro vorranno abbassare i propri ponti levatoi e confrontarsi .

 

 

Ci eravamo salutati con alcuni temi che il programma educativo della Bto ha voluto approfondire durante l’anno : Smart Cities, Fiducia, Reputazione quando incontra la Rilevanza, Sogno. Un indagine continua sul mondo del viaggio declinata in un programma con 20 domande.

“Il vero viaggio é dentro noi stessi…. “ Dante Alighieri

Per chi volesse visionare il ricchissimo programma  consiglio  Day one e il Day two in modo da scegliere in base alle proprie esigenze il percorso da fare. Officina Turistica ha voluto dare una mano in questo senso suggerendo 3 ipotetici percorsi.

Si parlerà anche di viaggio come sogno, motivazione e racconto, del rapporto con la musica, con il cibo e la letteratura. Di come costruire la fiducia. Dove comincia il viaggio? Qualcuno dice che inizia “Mobile” ma forse è vero che è sempre “mobile” nel momento in cui l’immaginazione lavora per suggestioni in movimento.

Sogno : per me il viaggio è un flusso continuo, una ragnatela di immagini, visioni, sogni, scenari amati, immaginati, dati, esperienze. Devo dire che ogni viaggio è collegato al primo che io ricordi , ero piccolo e il bus giallo che mi portava alla piscina in cima al monte in qualche modo ancora mi trasporta…”

E qui si aprirebbero tante considerazioni sui concetti di evasione, fuga, escapismo, esperienza in qualcosa di differente e  mi viene in mente che in uno dei video più belli del “Can’t Forget Italy” la musica scelta era un gran pezzo dal titolo “escapist”.

 

 

Non evadiamo necessariamente sempre da qualcosa di brutto, e chissà forse alcuni non evadono proprio, semplicemente danno seguito a un lungo viaggio spazio-temporale anche interiore. Ma la qualità dell’accoglienza che troveranno nei territori che visiteranno non la scorderanno mai .

Sarebbe molto bello se finalmente ci occupassimo di noi stessi e dei nostri territori con cura, perchè questa sarebbe la migliore promozione possibile. Un serio e ponderato ritorno al “basic” del Turismo come artigiani dell’ospitalità.

Ci sono tanti modi per condividere un viaggio e trasmettere l’impulso per favorirlo,  e i più interessanti per me sono quelli meno palesi e sgargianti, quel non so cosa di sfuggente e  inconscio… un frammento di esperienza, di passato o di immaginazione futura che in qualche modo una persona, a volte anche un oggetto, un paesaggio o un ‘opera possono trasmettere.

A volte  la benevolenza verso quel frammento è sepolta dentro di noi e viene evocata misteriosamente anche grazie a Internet che  è uno strumento e come i tanti mezzi tecnologici non andrebbe connotato positivamente o negativamente ma gestito, capito.

 

Dove va il Turismo?

 

Forse si è creata una tendenza che esalta singoli elementi isolandoli da un contesto o da un piano strategico e questo può ingannare perché parliamo di un industria complessa con tanti collegamenti inermodali e valutare un singolo elemento come salvifico o risolutore può portare fuori strada.

Forse non solo di promozione vive il web, forse si dovrebbe usare il web per educare e contribuire a educare in chiave accoglienza. I vari strumenti o metalinguaggi innovativi potrebbero avere una valenza più efficace se inseriti in un piano industriale completo e contestualizzato.

 

 

Capire come usare tecnologia e innovazione, effettuare ricerche, reperire dati e creare una visione di quello che vogliamo fare potrebbe aiutarci a renderle davvero “people centric”.

Lo smarrimento crescente a recepire in modo qualitativo la gran mole di mezzi e contenuti in rete , questo “overload”andrebbe discusso se non vogliamo creare delle gabbie digitali dalle quali prima o poi le persone scapperanno o si difenderanno.

Condividere delle situazioni in modo compulsivo inoltre forse non aiuta alla costruzione di un lovemark, di un brand, o un’idea di destinazione. Interessante in questo senso questo post di Iabichino.

 

 

Il video di Dante che ha lanciato l’evento mi ha fatto riflettere e ha evocato in me tante similitudini tra la Divina Commedia e il percorso di indagine che  anche i territori possono compiere, e non solo per recuperare le proprie potenzialità storiche e culturali.

E’ quasi un suggerimento affinché un momento di difficoltà e di smarrimento sia occasione di indagine dentro noi stessi. Il viaggio come allegoria di un cammino anche interiore.

Anche il  mondo del turismo è fatto di viaggi, incontri, guide, passaggi, conversioni,  redemption, interrogativi, sfide oltre confini stabiliti, ognuno con il suo significato tecnico ma la ricerca è fondamentale se vogliamo un’attenta analisi di come siamo come nazione, dei nostri punti di forza, e di debolezza.

La conferenza Phocuswright di qualche giorno fa ci ha catapultato in un mondo del viaggio, veloce e ricco di innovazioni e cambiamenti che a volte forse si fa fatica a metabolizzare.

 

 

In questo senso la novità di quest’anno  sarà la cassetta degli attrezzi per orientare sui vari argomenti gli operatori che vogliono conoscere e valutare temi, strumenti, pratiche specifiche del mondo del travel.

Per questo è importante creare e dare forza ai momenti di incontro che possono favorire l’analisi, la raccolta di dati e la progettazione. Data la passione con la quale la Bto porta avanti il suo discorso formativo sarò molto felice di recepire ogni nuovo input. Per questo mi fido di BTO e vi invito a seguirla anche tramite Twitter con hashtag  #BTO2012.

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