Settembre di Seneghe tra poesia, olio e querce

 

 

“Non è un’arte di arrangiare fiori, ma urgenza di afferrarsi a un bordo nella tempesta. […] Per me è pronto soccorso, la poesia, non una sviolinata al chiaro di luna. È botta di salvezza.” Erri De Luca

 

L’estate sta finendo, come dice una vecchia canzone, ma non qui in Sardegna. Il mese di settembre è forse uno dei periodi migliori per godersi la calma e il silenzio, le spiagge libere dalla calca, un sole caldo ma non afoso, un clima perfetto per una vacanza tutta da gustare.

E magari è per questo che nelle montagne della regione storica del Montiferru, nel paese di Seneghe da ben otto anni proprio nel mese di settembre si realizza un festival dedicato all’arte della parola. È il Settembre dei Poeti, in sardo Cabudanne de sos Poetas, perché un tempo l’anno nuovo coincideva proprio col mese della raccolta e con l’inizio dell’anno agrario.

 

 

E allora Seneghe, dove si incontrano logudorese e campidanese, dove le vie e le case sono fatte di pietra nera lavica, dove la natura ha dato il meglio di sé contornando il centro abitato con fitti e verdi boschi di querce, dove l’olio ha un sapore forte e genuino e dove la pregiata specie del Bue Rosso vive allo stato brado, vi aspetta numerosi dal 6 al 9 per vivere nei bar e nelle piazze, dalla mattina fino a notte fonda, la magia della poesia. Quattro giorni da passare in compagnia di poeti, scrittori, artisti, musicisti, per sfamare lo spirito e la mente con una kermesse ricca e densa.

 

 

Tra i vari appuntamenti noi vi segnaliamo:

Giovedì 6 alle 21, presentazione del libro “A Seneghe” con gli autori Guido Guidi e Mariangela Gualtieri, e Silvia Loddo. Segue David Riondino con letture da “Il trombettiere”.

Il giorno seguente Abdul Karim Wassim Dahmash incontra Jabbar Yassin Husin e alle 22.30 ci sarà l’incontro dal titolo La primavera araba, Giuliana Sgrena, Luciano Marrocu e Giuseppe Solinas dialogano con Samira Negrouche e Jabbar Yassin Husin.

Sabato, Gigiola Sulis incontra Lele Pittoni e Francesco Bachis: storie di bidda nosta cantate in rap. Alle 20 invece, in ricordo di T.S. Eliot: Umberto Fiori parla del poema “La terra desolata”.

Infine, l’ultimo giorno Paola Soriga dialoga con Juan Carlos Marset. Segue l’incontro dedicato alle canzoni di Luigi Tenco: Giovanni Peresson e Elena Pau. E alle 21 Lorenzo Pavolini parla di Pier Paolo Pasolini.

Ogni sera, dopo gli incontri principali nella piazza del paese ci si trasferisce tutti a Sa Funtana de sa Rocca, per le letture della buona notte e dj set.

 

 

Per prendere visione dell’intero programma. Mentre per poter restare sempre aggiornati su ciò che avviene durante il festival vi ricordiamo che è attiva anche una pagina Facebook. Perda Sonadora, l’associazione che organizza il Settembre dei Poeti, possiede anche un canale su YouTube in cui sono presenti tutti i video delle precedenti edizioni.

di Giulia Madau

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