Su Nuraxi di Barumini, una storia lunga duemila anni

“Imponente massicciu e ammiradu/fisti unu tempus o Nuraghe antigu.” (Imponente, massiccio e ammirato,/eri un tempo o antico Nuraghe) Boghes de pedra – Kenze Neke

 

Misteriosi, antichi, forti, maestosi. Disseminati per tutta l’isola, portano sulle loro spalle più di 3mila anni di storia. Sono i nuraghi, torri di pietra che costituiscono una grande ricchezza per la Sardegna e per la sua gente.

Ve ne sono più di 8mila sparsi lungo le coste e nell’entroterra, alcuni sono quasi distrutti, altri sono conservati con cura e rispetto.

 


Nur, il popolo delle torri from Matte più on Vimeo.

 

Non è dato sapere a cosa essi servivano. Le teorie sono molteplici: c’è chi sostiene che erano utilizzati come torri di avvistamento e fortezze, altri che fungessero da rifugi durante le guerre per coloro che non combattevano, chi dice che ricoprivano una funzione sacra e religiosa dato che al loro interno sono state trovate spesso numerose statuette adorative, e chi pensa che siano legati alle stelle e alla nostra costellazione.

Sta di fatto che per la loro importanza storica e la loro unicità, non esistono altri monumenti uguali al mondo, i nuraghi possono essere considerati il simbolo di una Sardegna che va oltre l’estate.

Sono delle torri a tronco di cono fatte sovrapponendo a secco grossi massi: tra una pietra e l’altra non vi è alcun materiale che le tiene unite e incollate, ma semplicemente si reggono da sole grazie al loro stesso peso e contrasto.

Secondo quanto riportato qui i massi“sono ben legati in struttura grazie ad una tecnica costruttiva affinata dall’esperienza in base alla quale, al momento della collocazione, alcuni blocchi venivano sbozzati, eliminando eventuali asperità che potessero impedirne l’aderenza a quelli già in opera”.

Guardandoli una domanda sorge spontanea: come hanno fatto a costruirli?

 


Purtroppo non esiste una risposta certa “Non sappiamo esattamente come venisse eretto un nuraghe e soprattutto in che modo venissero sollevati i blocchi, talora di dimensioni ciclopiche. Si è parlato di terrapieni, di rulli di legno, di rudimentali ‘capre’ e di altri vari sistemi, ma in realtà nessuno è scientificamente provato”.

Si possono trovare, girando in Sardegna, torri singole o veri e propri villaggi di pietra.

Uno dei complessi più belli e importanti è quello di Barumini, detto Su naraxi, il nuraghe per antonomasia, posto nei pressi della Giara di Gesturi, vicino al paese omonimo.

 

 

La sua importanza deriva dal suo ottimo stato di conservazione e dalla sua complessità: una grande torre circondata da un ampio villaggio.

La fortezza, costituita da diverse torri nuragiche si trova al centro di una labirinto fatto da torri più piccole, stretti viottoli, pozzi, cisterne e capanne per le riunioni. Tale villaggio fu abitato quasi 2000 anni, dal 1600 a.C. circa, fino al III secolo d.C., in piena età romana.

 

 

La parte più antica è la torre centrale, che originariamente raggiungeva l’altezza di 19 m. Essa è costituita da tre tholos (delle camere) l’una sopra l’altra e risale al 1478 a.C. (analisi fatta con il carbonio 14 su un pezzo di olivastro ritrovato incastrato all’interno). [fonte delle informazioni]

Su Nuraxi fu scoperto dall’archeologo Giovanni Lilliu negli anni ’50 ed è iscritto nella lista del patrimonio mondiale UNESCO.

Per maggiori informazioni sulle visite guidate all’interno del complesso nuragico di Barumini leggi qui.

 

 

Mentre se i nuraghi ti appassionano, troverai questo articolo molto interessante.

Le vacanze in Sardegna non sono solo mare e  questo  post ci ricorda se mai ce ne fosse bisogno perchè  nulla è  come  la Sardegna 🙂

Le immagini sono state prese da qui.

 

di Giulia Madau

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