La festa della Cavalcata sarda 2013

 

 

La Cavalcata sarda 2103 è stata una festa : la cavalcata di Sassari  è una di quelle manifestazioni regionali che raggruppano, uniscono, creano esperienze da ricordare per i viaggiatori e per i partecipanti locali. Appuntamento ogni penultima Domenica del mese di Maggio come da tradizione.

E appuntamento con il costume tradizionale della mia Nuoro anche quest’anno già dalle ore precedenti come testimoniato nei miei tweet 🙂

 

Di questo evento avevo parlato nei precedenti post del blog perciò ricordo solo che è una delle 3 manifestazioni più importanti della Sardegna insieme al Redentore di Nuoro e al Sant’Efisio di Cagliari, perché capaci di radunare i costumi tradizionali da ogni territorio dell’isola, con i balli e i canti, la musica degli organetti e delle launeddas e la suggestione immutata del canto a tenore.

Dopo lo scorso anno che ha visto saltare la tradizionale sfilata dei costumi della Sardegna per il centro di Sassari la Cavalcata sarda 2013 di Domenica 19 si è svolta regolarmente con la successione gioiosa dei vari paesi e dei loro gruppi folk e con pariglie, cavalieri, cavalli e maschere tradizionali.

 

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Anche quest’anno ho partecipato indossando il tradizionale costume della mia città con il gruppo Folk Santu Predu (storico quartiere di Nuoro) e come sempre è stata una giornata ricca di emozioni e di piacevoli momenti.

Il ballo presentato in serata dal Santu Predu ha voluto richiamare la tradizione delle feste in piazza quando tutti erano coinvolti allegramente nella danza accompagnata dal canto a Tenore del tipico “ballu tundu” o “ballo rotondo”,  una musica di festa ballata in cerchio e con l’abituale cambio del compagno di danza al vociare ” fuori la donna, fuori l’uomo”.

Sentire il rumore dei passi sul tavolato del palco è secondo me poesia nella poesia. Provate a sentirli in questo video amatoriale …

 

 

Nella mia memoria e in quella del viaggiatore resteranno sicuramente sempre impressi i movimenti eleganti di queste danze, i passi armonici, le coreografie, le note della musica ma soprattutto i colori dei nostri costumi tradizionali, evocazione della sapienza dei nostri sarti e dei nostri artigiani e orafi, eredità della bellezza che veniva immortalata negli abiti della festa e in quelli della vita quotidiano dei nostri avi.

A questo proposito un plauso ai tanti fotografi appassionati come Emanuele Secci, Lorenzo Bellu, Carlo Soro ( questa foto è eccezionale )  e  come il mio amico Matteo Setzu sempre presente e attento con la sua poesia a immortalare volti e colori. Matteo  ha infatti questa capacità, passa un secondo vicino al tuo sguardo e in qualche modo condivide parte della tua anima, un dono.

 

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Vi lascio con i suoi scatti innamorati e con un suo pensiero che adotto totalmente in questo blog:

“Ieri la città del capo di sopra si e’ riempita di colori, festa, allegria: Sardegna. Un’ isola intera ha invaso la città, dimenticandosi per un giorno dei suoi problemi. Ho visto tante persone unite, che avevano voglia di divertirsi in un clima di totale spensieratezza. Persone che non si conoscevano che si prendevano per mano e ballavano assieme, sorrisi che venivano regalati senza fare il minimo sforzo.

 

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Questo dovrebbe essere lo spirito che dovremo avere sempre, siamo il motore trainante di questa meravigliosa Terra che e’ stata devastata, siamo noi la vera forza, siamo il futuro dei nostri figli. Figli che ci tendono la mano e non esitiamo a dargliela per condurli in qualcosa di migliore.

Manteniamo sempre questa mentalità, abbandoniamo invidie, dissapori, antipatie. Remiamo assieme, uniti, tutti verso la stessa direzione. Renderemo questa Terra unica e invidiata da tutti!Forse e’ solo un sogno, ma chi l’ ha detto che non si possa realizzare? “

Bravo Matteo e speriamo che sia di buon auspicio e ispirazione ….

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