Il senso della Sardegna per la neve

 

 

“La notte era gelida ma calma, e d’un tratto pareva che il paese tutto si fosse destato, in quel chiarore fantastico di neve, perché, oltre al suono delle campane, si sentivano canti e grida.”(G.Deledda.)

 

Il senso della Sardegna per la neve è ricco di  sfumature.

Se da un lato il vecchio detto popolare “Sotto la neve pane, sotto il ghiaccio fame” ci ricorda lati positivi e negativi di temperature così rigide, dall’altro riscopriamo in questi paesaggi mutati ed imbiancati un lato magico, nostalgico, simbolico, gioioso ed a volte sognante.

 

“Neve che cadi dall’alto e noi copri/coprici ancora,all’infinito: imbianca/la città con le case,con le chiese,/il porto con le navi,/le distese dei prati…..(Umberto Saba)”

 

Ci  si ritrova in mondi lontani, favole antiche, pagine di letteratura e versi amati, pennellate d’autore come si camminasse dentro un dipinto di RenoirChagall, o Munch, riscoprendo luoghi a noi noti ora diversi, quasi nuovi.

 

 

“Sui campi e sulle strade/silenziosa e lieve/volteggiando, la neve cade.”(Ada Negri)

 

La Sardegna innevata si offre perciò in tutta la sua bellezza, creando qualche disagio, ed allo stesso  tempo incantando con dei paesaggi favolosi da ricordare, a volte talmente inconsueti come a Sassari, da scatenare una gioia collettiva, quasi ingenua nella sua spontaneità.

Mi ricordo alcuni versi della Deledda, e “quel chiarore fantastico di neve”, e così  succede che mentre qualcuno si diverte a lanciare qualche palla gelata, e si respira intorno un clima sereno,  non dimentico  la riflessione sull’essere preparati agli eventi, sull’organizzarsi per essere pronti a fronteggiare le avversità.

 

“La neve attutiva i loro passi: figure imbacuccate sbucavano da tutte le parti, con lanterne in mano, destando intorno ombre e chiarori fantastici.”(G.Deledda.)

 


E’ bello essere preparati per poter fronteggiare un freddo improvviso e non averne danno, ma anche per godere della bellezza che uno scenario inconsueto può

regalarci.

E per chi avesse voglia di inoltrarsi in paesi come Fonni, non mancherà la possibilità di godere di qualche giorno differente, una piccola vacanza invernale nella quale scoprire se mai ce ne fosse bisogno perchè nulla è come la Sardegna, anche sotto la neve.

 

“il vento mi batteva la neve sul volto, appiccicandola alle mie vesti, alle mie mani, persino alle ciglia e alle labbra. In breve il mio pastrano ne fu tutto coperto, e le bisaccie delle castagne e la groppa del cavallo, tutto, tutto quanto…”(G.Deledda.)

 

*Ringrazio Francesca Diana e Patrizio Manca per alcune delle belle foto nell’articolo.

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